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Dal 2024 è scattato l’obbligo per le imprese italiane di stipulare una polizza assicurativa contro calamità naturali. Le scadenze variano in base alla dimensione dell’impresa. Ecco cosa sapere per essere in regola.

Che cos’è la polizza catastrofale

La polizza catastrofale è un’assicurazione obbligatoria pensata per tutelare l’impresa da eventi come alluvioni, esondazioni, terremoti e frane. Serve a proteggere beni aziendali quali:

  • terreni
  • fabbricati
  • impianti e macchinari
  • attrezzature industriali e commerciali

L’obbligo riguarda tutte le imprese con sede in Italia (o stabile organizzazione sul territorio) iscritte nel Registro delle imprese.


📅 Scadenze diverse per ogni impresa

Le tempistiche per stipulare la polizza dipendono dalla dimensione dell’azienda:

Categoria ImpresaScadenza obbligoNote
Grandi imprese (oltre 250 dipendenti)31 marzo 2025Periodo transitorio fino al 30 giugno 2025
Medie imprese (da 50 a 250 dipendenti)1° ottobre 2025Nessuna proroga
Micro e piccole imprese31 dicembre 2025Nessuna proroga
Settore pesca e acquacoltura31 dicembre 2025Termine specifico
Imprese agricole❌ Escluse dall’obbligoSe si occupano solo di coltivazione, allevamento o silvicoltura

❌ Cosa succede se non si stipula la polizza?

Non sono previste sanzioni dirette, ma chi non sottoscrive la polizza non potrà accedere a contributi o agevolazioni pubbliche, anche in caso di danni da eventi catastrofali.

In caso di calamità, l’assenza di copertura può avere impatti economici gravi sull’impresa.


📌 Cosa copre (e cosa no) la polizza

✅ Eventi coperti:

  • Alluvione
  • Inondazione
  • Esondazione
  • Sisma (terremoto)
  • Frana

❌ Eventi esclusi:

  • Bombe d’acqua
  • Mareggiate, maremoti
  • Eruzioni vulcaniche
  • Penetrazione di acqua marina
  • Infiltrazioni, stillicidio, umidità

La definizione di ogni evento è stabilita dal decreto. Ad esempio, il sisma è valido solo se l’epicentro è confermato dall’INGV.


🏗️ Quali beni assicurare

L’impresa deve coprire tutti i beni strumentali, anche se in leasing o a noleggio, tra cui:

  • Terreni
  • Fabbricati (compresi fissi, impianti, scale, recinzioni…)
  • Impianti e macchinari
  • Attrezzature industriali e commerciali

🔎 Nota bene: il fabbricato in costruzione non è espressamente incluso tra i beni obbligatoriamente assicurabili.


🔟 Dieci punti chiave da ricordare

  1. L’obbligo riguarda tutte le imprese iscritte al Registro delle imprese (non il REA).
  2. Sono incluse anche le imprese con sede legale estera ma operanti in Italia.
  3. Sono escluse le imprese agricole (coltivazione, allevamento, silvicoltura).
  4. Per la pesca e acquacoltura la scadenza è 31 dicembre 2025.
  5. Le polizze già in essere vanno adeguate al rinnovo, non prima.
  6. L’obbligo riguarda anche imprese che operano con beni in affitto, leasing o usufrutto.
  7. Le imprese edili devono assicurare attrezzature non già coperte.
  8. I B&B iscritti al Registro imprese sono inclusi.
  9. Sono inclusi anche negozi come parrucchieri, panettieri, carrozzieri.
  10. Sono obbligate anche le ASD con beni in uso gratuito.

📝 In sintesi

Le imprese hanno l’obbligo di stipulare una polizza contro calamità naturali entro scadenze precise, diverse a seconda della loro dimensione. Non sono previste multe, ma il mancato adeguamento comporta l’esclusione da contributi e agevolazioni in caso di calamità. La protezione riguarda beni materiali strumentali e solo eventi specifici definiti dal decreto.

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